
Il 14 dicembre 2024 è entrato in vigore il nuovo Codice della Strada, segnando un importante passo avanti verso una maggiore sicurezza stradale e introducendo norme più stringenti su diversi fronti. I principali aggiornamenti al Codice della Strada riguardano vari ambiti, tra cui alcol e droghe, monopattini elettrici, limiti di velocità, regole per i neopatentati e sanzioni per infrazioni comuni. Di seguito analizziamo nel dettaglio le principali novità introdotte.
1. Lotta alla guida sotto effetto di droghe
Una delle modifiche più rilevanti è rappresentata dalle nuove norme sulla guida sotto l’effetto di sostanze stupefacenti. Con il nuovo regolamento, è sufficiente risultare positivi ai test antidroga, come i test salivari, per subire il ritiro immediato della patente, senza dover dimostrare uno stato di alterazione psico-fisica al momento della guida. La sospensione della patente ha una durata minima di tre anni, con possibilità di revoca in caso di recidiva.
Questa normativa mira a contrastare in modo deciso il fenomeno della guida sotto l’influenza di droghe, che rappresenta una delle principali cause di incidenti stradali gravi. Al contempo, il Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti ha avviato un tavolo tecnico per valutare possibili deroghe per i soggetti che assumono cannabis terapeutica, al fine di bilanciare esigenze di salute e sicurezza stradale.
1.1 Quali sono i limiti?
Il nuovo Codice della Strada ha introdotto una normativa di tolleranza zero per quanto riguarda l’uso di sostanze stupefacenti alla guida. È sufficiente risultare positivi ai test salivari o ematici per subire il ritiro immediato della patente, senza la necessità di dimostrare un’effettiva alterazione psicofisica al momento della guida.
1.2 Come funziona il controllo?
I controlli vengono effettuati attraverso test salivari o analisi del sangue che rilevano anche tracce minime di sostanze come cannabis, cocaina, anfetamine, oppiacei e droghe sintetiche.
Durata di rilevabilità delle droghe nel corpo
- Cannabis: Può essere rilevata fino a 24-48 ore dopo l’assunzione, ma in casi di uso frequente o cronico, i residui possono rimanere rilevabili anche per diversi giorni.
- Cocaina: Generalmente rilevabile fino a 24 ore dall’assunzione, ma potrebbe variare in base alla quantità consumata.
- Anfetamine e droghe sintetiche: La rilevabilità oscilla tra 12 e 48 ore a seconda del metabolismo dell’individuo e della dose assunta.
- Oppiacei: Possono rimanere rilevabili per circa 24 ore, ma con consumi più alti il tempo si allunga.
1.3 Sanzioni previste
Se un conducente risulta positivo ai test:
- Ritiro immediato della patente per una durata minima di 3 anni.
- In caso di recidiva, revoca definitiva della patente.
- Possibili sanzioni pecuniarie elevate e, in alcuni casi, conseguenze penali.
1.4 Casi particolari: cannabis terapeutica
Per i soggetti che assumono cannabis a scopo terapeutico, il Ministero sta valutando l’introduzione di deroghe specifiche. Tuttavia, ad oggi, la normativa non distingue tra uso terapeutico e ricreativo, pertanto il rischio di ritiro della patente rimane anche in questi casi.
1.4 Esempi pratici:
- Un conducente assume cannabis il sabato sera e guida la domenica mattina: se i test rilevano tracce della sostanza, la patente sarà immediatamente ritirata.
- Una persona utilizza cocaina per scopi ricreativi la sera tardi e viene fermata per un controllo il giorno successivo: i test potrebbero ancora risultare positivi, con le stesse conseguenze.
- Un soggetto in trattamento con cannabis terapeutica guida dopo l’assunzione: anche se la quantità consumata è minima e prescritta, potrebbe incorrere nel ritiro della patente in attesa di chiarimenti normativi.
2. Norme sulla guida in stato di ebbrezza
Anche le regole sulla guida in stato di ebbrezza sono state aggiornate. Pur mantenendo invariati i tassi alcolemici consentiti e le relative sanzioni, il nuovo Codice introduce l’obbligo di installare il dispositivo alcolock per i conducenti recidivi. Questo apparecchio impedisce l’accensione del veicolo qualora il tasso alcolemico del conducente superi lo zero. La manomissione o l’assenza del dispositivo comporta una multa che può arrivare fino a 316 euro.
Questa misura è finalizzata a prevenire episodi di recidiva, incentivando comportamenti responsabili da parte degli automobilisti con precedenti per guida in stato di ebbrezza.
2.1 Limiti per l’assunzione di alcolici alla guida
Il nuovo Codice della Strada mantiene invariati i limiti di tasso alcolemico consentiti per mettersi alla guida. Questi limiti sono:
- 0,0 g/l per neopatentati, conducenti professionali e autisti di mezzi pesanti. Anche un bicchiere di birra o un sorso di vino potrebbe far superare il limite, rendendo la guida illegale.
- 0,5 g/l per gli altri conducenti. Questo equivale a circa un bicchiere di vino o una lattina di birra per una persona adulta di peso medio (circa 70 kg), ma può variare in base a fattori personali come il peso e il metabolismo.
Ad esempio:
- Un conducente con patente da meno di tre anni che beve una birra (0,33 l) risulta immediatamente fuori legge.
- Un adulto che consuma due bicchieri di vino potrebbe facilmente superare il limite di 0,5 g/l, soprattutto se a stomaco vuoto.
3. Regole per i monopattini elettrici
I monopattini elettrici, sempre più diffusi nelle città italiane, sono ora soggetti a una normativa più rigida. È obbligatorio indossare il casco a tutte le età, stipulare un’assicurazione di responsabilità civile e dotare il monopattino di targa adesiva plastificata. Inoltre, questi veicoli devono essere equipaggiati con indicatori di direzione e luci di frenata.
La circolazione dei monopattini è consentita solo su strade urbane con limite di velocità fino a 50 km/h, mentre è vietato l’uso su piste ciclabili e aree pedonali. Per quanto riguarda il parcheggio, i monopattini possono essere lasciati esclusivamente negli spazi riservati a biciclette, ciclomotori e motoveicoli, ma mai sui marciapiedi. Le sanzioni previste per il mancato rispetto di queste regole sono elevate: si va dai 50 ai 100 euro per chi guida senza casco, fino a 400 euro per la mancanza di targa o assicurazione.
4. Limiti di velocità e autovelox
Il nuovo Codice della Strada prevede un inasprimento delle sanzioni per il superamento dei limiti di velocità, in particolare nei centri abitati. Le multe sono ora più alte e i punti decurtati dalla patente sono aumentati per le infrazioni più gravi. Ecco alcuni esempi pratici:
- Superamento fino a 10 km/h oltre il limite: multa compresa tra 42 e 173 euro.
- Superamento tra 11 e 40 km/h: multa tra 173 e 694 euro e decurtazione di 5 punti (prima erano 3) nei centri abitati.
- Superamento tra 41 e 60 km/h: multa da 543 a 2.170 euro, sospensione della patente da 1 a 3 mesi, applicabile anche ai neopatentati.
- Superamento di oltre 60 km/h: multa tra 845 e 3.382 euro, sospensione della patente da 6 a 12 mesi.
Inoltre, è stata introdotta una nuova sanzione specifica per chi supera il limite di velocità nei centri abitati di oltre 10 km/h ma non oltre 40 km/h per due volte in un anno. In questo caso, la multa varia tra 220 e 880 euro, con sospensione della patente da 15 a 30 giorni.
5. Restrizioni per i neopatentati
I neopatentati, ossia coloro che hanno conseguito la patente da meno di tre anni, sono soggetti a regole più restrittive. Non è consentito guidare veicoli con potenza specifica superiore a 75 kW/t (circa 102 CV/t) e una potenza assoluta superiore a 105 kW (circa 143 CV), indipendentemente dal peso del veicolo. Queste limitazioni, che in passato erano valide solo per il primo anno di patente, si applicano ora per un periodo di tre anni.
6. Quando viene sospesa la patente?
La sospensione della patente è una misura amministrativa adottata in caso di violazioni gravi del Codice La sospensione della patente è una misura amministrativa adottata in caso di violazioni gravi del Codice della Strada, volte a prevenire comportamenti pericolosi e garantire la sicurezza stradale. Durante il periodo di sospensione, il conducente non può guidare e, in caso di violazione, rischia ulteriori sanzioni.
6.1 Casi principali che portano alla sospensione della patente
- Superamento dei limiti di velocità di oltre 40 km/h
- Se il conducente supera il limite di velocità di oltre 40 km/h ma meno di 60 km/h, la patente può essere sospesa da 1 a 3 mesi.
- In caso di superamento del limite di oltre 60 km/h, la sospensione può variare da 6 a 12 mesi.
- Guida in stato di ebbrezza
- Se il tasso alcolemico rilevato è compreso tra 0,5 g/l e 0,8 g/l, la sospensione della patente varia da 3 a 6 mesi.
- Per valori superiori a 0,8 g/l, oltre alla sospensione da 6 a 12 mesi, si applicano sanzioni penali.
- Guida sotto l’effetto di droghe
- La guida in stato di alterazione psicofisica dovuta a sostanze stupefacenti comporta la sospensione della patente da 6 a 12 mesi, oltre a sanzioni amministrative e penali.
- Decurtazione totale dei punti della patente
- Quando un conducente esaurisce tutti i punti della patente, viene disposta la sospensione. Per riottenere il documento, è necessario frequentare un corso di recupero punti e superare un esame di idoneità.
- Infrazioni gravi al Codice della Strada
- Passaggio con semaforo rosso.
- Sorpassi pericolosi o effettuati in condizioni di divieto.
- Mancato rispetto dell’obbligo di fermarsi in caso di incidente con danni a persone o cose.
6.2 Durata della sospensione
La durata varia in base alla gravità dell’infrazione:
- Minimo: 15 giorni per violazioni meno gravi.
- Massimo: 12 mesi per infrazioni più serie, come guida sotto l’effetto di droghe o incidenti con feriti gravi.
6.3 Cosa succede dopo la sospensione?
Sanzioni aggiuntive: Se durante il periodo di sospensione il conducente viene sorpreso alla guida, la patente può essere revocata, oltre a sanzioni pecuniarie elevate e denuncia penale.
Revisione della patente: In alcuni casi, il conducente deve sottoporsi a una visita medica o a test specifici per dimostrare l’idoneità alla guida.
Corso di recupero: Per chi ha esaurito i punti, è obbligatorio frequentare un corso e superare un esame finale.
6.4 È possibile guidare con patente sospesa?
Guidare con patente sospesa è un reato punito severamente dal Codice della Strada. Le conseguenze includono una multa salata, la revoca della patente e, in alcuni casi, la denuncia penale. È sempre consigliabile rispettare i termini della sospensione e, in caso di dubbi, consultare un avvocato per valutare la possibilità di un ricorso.
6.5 Ricorso per sospensione della patente
Chi ritiene di aver subito una sospensione della patente ingiusta può presentare ricorso al Prefetto o al Giudice di Pace entro 30 giorni dalla notifica del provvedimento. È fondamentale fornire prove concrete e argomentazioni solide per aumentare le probabilità di successo.
Il nuovo Codice della Strada rappresenta un passo avanti verso una maggiore sicurezza sulle strade italiane, ma richiede una maggiore attenzione da parte degli automobilisti. Per ogni dubbio o necessità legale, è sempre consigliabile rivolgersi a un avvocato esperto in diritto stradale.
7. Quando viene ritirata la patente?
Il ritiro della patente è una misura cautelare applicata in situazioni di particolare gravità o urgenza, con lo scopo di impedire che il conducente possa rappresentare un pericolo immediato per la sicurezza stradale. Questo provvedimento è temporaneo e serve a tutelare l’incolumità pubblica in attesa di una decisione definitiva da parte delle autorità competenti.
7.1 Casi principali in cui può avvenire il ritiro della patente
- Risultare positivi ai test antidroga
Se un conducente viene sottoposto a test salivari, ematici o urinari e risulta positivo all’assunzione di sostanze stupefacenti, la patente viene ritirata immediatamente. Non è necessario dimostrare uno stato di alterazione psicofisica durante la guida; la semplice presenza della sostanza nel corpo è sufficiente per applicare il provvedimento. - Rifiuto di sottoporsi ai test alcolici o antidroga
Il rifiuto di sottoporsi all’alcol test o ai test antidroga è considerato un’infrazione grave e comporta automaticamente il ritiro della patente. Tale comportamento è punito con sanzioni più severe rispetto al risultato positivo, poiché viene interpretato come una violazione del principio di collaborazione con le autorità. - Guida con patente già sospesa
La guida con patente sospesa costituisce una violazione delle disposizioni amministrative e comporta il ritiro immediato del documento. In molti casi, ciò può portare alla revoca definitiva della patente, oltre a pesanti sanzioni pecuniarie e conseguenze penali.
7.2 Altri casi comuni
- Incidenti stradali gravi: La patente può essere ritirata sul posto in caso di incidente con feriti o decessi, soprattutto se si sospetta che il conducente fosse sotto l’influenza di alcol o droghe.
- Infrazioni ripetute: L’accumulo di violazioni che comportano la perdita totale dei punti della patente porta automaticamente al ritiro.
- Violazioni specifiche per i neopatentati: Il mancato rispetto delle restrizioni sulla potenza del veicolo o il superamento dei limiti di velocità imposti ai neopatentati può portare al ritiro immediato della patente.
7.3 Cosa succede dopo il ritiro della patente?
Il ritiro è una misura provvisoria che precede una decisione definitiva da parte:
- Del Prefetto: Che può decidere una sospensione temporanea della patente.
- Dell’Autorità Giudiziaria: In caso di infrazioni penali, l’autorità giudiziaria può stabilire la revoca definitiva della patente.
Durante il periodo di ritiro, è vietato guidare in ogni circostanza. Il mancato rispetto di questa disposizione comporta ulteriori sanzioni, tra cui:
- Multa fino a 8.000 euro.
- Revoca definitiva della patente.
- Possibile denuncia penale e pene detentive in caso di recidiva.
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